La Smart City

Le città intelligenti, hanno alla base delle loro infrastrutture tecnologiche le reti wireless che permettono di implementare soluzioni per una città più sostenibile e connessa, in grado di incrementare la sicurezza ed il benessere dei cittadini. In particolare è possibile monitorare e controllare i parcheggi, il traffico, l’illuminazione pubblica, la raccolta dei rifiuti, lo stato di salute delle infrastrutture e dei monumenti, la qualità dell’aria ed il livello dell’inquinamento; in ambito abitativo è possibile controllare consumi di acqua e di energia, controllare da remoto dispositivi, apparecchiature, temperature, sistemi antifurto. È inoltre possibile controllare sistemi di irrigazione, la geolocalizzazione di veicoli, persone ed animali. La tecnologia di rete alla base della smart city svolge un ruolo importante in questo, fornendo un modo efficiente per raccogliere e analizzare dati provenienti da migliaia di dispositivi e sistemi di rete, in aggiunta al vantaggio intrinseco del segnale wireless  di poter penetrare relativamente profondamente nelle dense aree urbane. In aggiunta questi sistemi  hanno un consumo di energia estremamente ridotto e le batterie nei sensori possono durare fino a 10 anni, riducendo significativamente il tempo, le spese dei costi e di personale per la manutenzione, questo anche a causa della bassa frequenza di invio di dati rispetto ad altri protocolli. Riferito alla città, il significato di smart è però molto ampio. Smart city fa riferimento sì a una città intelligente, ma soprattutto a una città sostenibile, efficiente e innovativa, una città in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati tra loro.

I dati parlano chiaro. Ben il 75% del consumo di risorse naturali si verifica nelle città. Città che sono anche i maggiori produttori di rifiuti (per il 50% del totale) e i maggiori responsabili delle emissioni di CO2 e sostanze inquinanti nell’aria (per il 60-80% del totale). La necessità di cambiare il modello di economia lineare, secondo l’approccio “prendi le risorse, utilizzale e butta via i rifiuti”, è oggi fondamentale per diminuire drasticamente questi numeri. Anche nelle smart city… dove “smart” sta per efficiente, intelligente e sostenibile.

Nel rapporto della Fondazione MacArthur sono previsti i vari step che le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero mettere in atto con una politica di medio-lungo periodo:

1. Pianificazione e piano urbanistico: Nelle città intelligenti che sposano i principi dell’economia circolare, ci deve essere una maggiore vicinanza tra la Governance e i cittadini. Il layout delle città cambierà, così come cambieranno il modo in cui materiali e prodotti si muovono attorno alle persone e alle loro esigenze. Ci saranno nuovi sistemi distribuiti di gestione dell’energia e di gestione delle risorse. E ci sarà una mobilità sostenibile. Tutto sarà da pianificare, attraverso un piano urbanistico ben delineato.

2. Progettazione e riqualificazione: Parallelamente al piano urbano, i principi dell’economia circolare trasformeranno la progettazione dei vari elementi all’interno delle città. Infrastruttura, veicoli, edifici (smart building) e prodotti saranno progettati per essere durevoli, adattabili, modulari, facili da mantenere e riutilizzare. I materiali dovranno essere di provenienza locale e provenire da materie prime rinnovabili e possono essere compostati, riciclati e riutilizzati. L’uso di fonti rinnovabili e di sistemi di produzione di energia rinnovabile saranno fondamentali. Così come la possibilità di avere comunità energetiche e sistemi energetici autosufficienti.

3. Realizzazione e utilizzo: L’attenzione sarà rivolta alla produzione decentralizzata e distribuita all’interno delle città. Prodotti e parti vengono creati su richiesta e in loco, trasformando i metodi di costruzione e le esigenze di stoccaggio e logistica.

4. Accessibilità e servizi ai cittadini: Le cose diventeranno più accessibili – che si tratti di spazi, prodotti o trasporti. Ciò potrà avvenire attraverso la condivisione (sharing economy) piuttosto che il possesso, che metterà in contatto le persone con i loro vicini e le loro comunità.

5. Funzionamento e manutenzione: I prodotti non verranno più utilizzati una sola volta. I veicoli e le infrastrutture, dalle strade ai lampioni, saranno gestiti e mantenuti in modo tale che materiali, energia e acqua vengano usati in modo efficace e possano essere riutilizzati e riciclati. Gli edifici saranno ristrutturati e riqualificati, migliorando il modo in cui vengono gestiti.

 

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